Pulque la bevanda degli Dei la storia del Messico
Il pulque è una bevanda preispanica con una consistenza che ricorda il kombucha. È alcolica quasi quanto la birra, ma è ricavata dalla linfa leggermente fermentata dell’agave, la stessa pianta usata per fare la tequila e il mezcal. Il sapore, una volta acquisito il gusto, è intrigantemente piccante. Naturale, o liscio, il pulque è di un colore lattiginoso opaco ma frizzante e brillante sulla lingua. Dolce, ma non stucchevole, leggermente viscoso ma non viscido, e appena sottilmente lievitato, come l’odore della pasta di pane appena uscita dal forno forno. La maggior parte dei locali offre versioni sia semplici che aromatizzate, che temperano il sapore della bevanda ma non la sua consistenza. E per coloro che lo apprezzano, il pulque è rinfrescante e illuminante, soddisfacente e confortante.
Veloce a fermentare, veloce a perire
Per produrre il pulque si usa il cuore di una pianta matura di agave Maguey che viene tagliato, creando una cavità. La cavità viene raschiata, il che induce la pianta a produrre un flusso di linfa, chiamato aguamiel, nella cavità, dove poi viene raccolta. Mentre il processo per produrre mezcal e tequila richiede la cottura dell’aguamiel, il pulque viene prodotto fermentando naturalmente il prodotto crudo in una botte. La fermentazione avviene rapidamente, così rapidamente che il liquido fermentato raggiunge la sua forma finale frizzante e poco alcolica nel giro di poche ore. La rapida fermentazione è responsabile di due caratteristiche indelebili del pulque: il miglior pulque è appena fatto e la bevanda non è trasportabile, che lo rendono endemico del Messico centrale. Di conseguenza, la sua storia è strettamente intrecciata alle sue origini preispaniche . La storia di pulque è ricca e profonda.
Prima che il processo di distillazione arrivasse in Nord America, il pulque governava la regione del Messico centrale. Un murale a Cholula chiamato “Los Bebedores”, o “The Drinkers”, del 1000 d.C. offre la prima prova confermata di pulque, ma la ricerca scientifica ne colloca l’origine nel lontano 200 d.C. Si pensava che il pulque fosse un dono degli dei: Mayahuel, dea del maguey, diede il pulque agli Aztechi, e fu un sorso di pulque dato a Quetzalcoatl da suo fratello, il dio Tezcatlipoca, che lo inebriò e lo portò ad abbandonare la sua celibato, che a sua volta lo fece decidere di fuggire. (Il suo ritorno, secondo la leggenda, doveva avvenire in un anno che coincideva con l’eventuale arrivo dei colonizzatori spagnoli.)
La rinascita del pulque a Città del Messico
Pulque bar o pulquerías sono spuntati come funghi in Città del Messico, attirando folle di giovani in cerca di un legame culturale con il passato. Non sorprenderti se i dintorni sono tutt’altro che fantasiosi (molte pulquerías sono locali essenziali), ma fai attenzione ai murales colorati sulle pareti e ai caratteristici oggetti in vetro a forma di anforetta, il contenitore standard per il pulque. Molti, come Pulquería Las Duelistas e Pulquería Hermosa Hortensia , si trovano dentro e intorno al Centro Histórico, perfetti per un pulque crawl.
Lungo il bordo molti bar aggiungono il piccante sal de gusano, da provare assolutamente.