Hiroh Kikai fotografia
Non è il luogo che conta ma il soggetto, un muro o un altro sfondo non fa la differenza e’ la gente importante, le persone fanno la foto, Hiroh Kikai fotografa con onestà, con passione, con umorismo e affetto… e si vede
Hiroh Kikai è nato a Daigo piccolo villaggio di Yamagata, Giappone, nel 1945. Comincia a fotografare dopo aver visto le foto di Diane Arbus nel 1969 restandone affascinato. Da quasi mezzo secolo usa la sua prima fotocamera una Hasselblad 500CM. Diventa un fotografo freelance nel 1984 e quasi tutti i suoi ritratti sono stati eseguiti nel quartiere dove vive in Asakusa vicino a Tokyo. Rimane nell’ombra per molti anni scattando foto sia in India che in Turchia oltre che a Tokyo, quando nel 2003 pubblica il libro “Persona” ottenendo un grande successo, vincendo il premio Ken Domon e il premio annuale del PSJ. Hiroh Kikai ha sempre preferito lavorare da solo e nella società moderna questo è visto come misantropia, vittima di pregiudizi.
“Io sono sempre preoccupato dal fatto che, mi sento destabilizzato da alcuni fotografi se sono meglio di me” Hiroh Kikai. Kikai decide che per essere un vero fotografo deve imparare le tecniche della camera oscura si fa assumere da Doi Tokyo dove lavora come tecnico.
Durante questa permanenza in camera oscura inizia a creare una serie di ritratti informali chiamati “Ritratti Asakusa”. I ritratti sono tutti simili nello stile ma il soggetto fotografato è sempre diverso. Hiroh Kikai aspetta anche delle ore prima di trovare un viso o un soggetto interessante da fotografare,
in alcuni casi passano dei giorni senza alcuno scatto. Queste immagini si osservano su più livelli, un ritratto individuale rivela personalità differenti; ma allo stesso tempo se si guardano tutti assieme questi “individui” fanno parte di un unica comunità, società, città, nazione e cultura. Non è il luogo che conta ma il soggetto, un muro o un altro sfondo non fa la differenza e’ la gente che è importante, le persone fanno la foto, Hiroh Kikai fotografa con onestà, con passione, con umorismo e affetto… e si vede.